domenica, ottobre 01, 2006

Salviamo le sementi contadine - Petizione su BIODIVERSITA.INFO


Quotiamo per intero e linkiamo la meritoria iniziativa di Alberto Olivucci, ideatore e presidente di Civiltà Contadina. Invitiamo tutti a visitare il portale e a firmare la petizione.

I semi antichi non iscritti nei registri della CE, che continuano a vivere illegalmente come stranieri senza documenti in una terra che è loro. La legislazione vieta loro ogni forma di circolazione, anche il dono, sul territorio degli stati aderenti. Se movimentati da uno stato all'altro come semente il servizio fitosanitario ne potrebbe chiedere la distruzione in inceneritore. Non solo sono proibiti ma sono costantemente minacciati da biopirateria, potendo essere registrati come "nuova varietà" e permettere così lucro e royalties a chi arriva per primo a farlo.

Quale scopo ha questa regolamentazione segregazionista se non di accellerare la loro definitiva scomparsa e lasciare una buona volta scomparire anche il ricordo delle antiche varietà di ortive, leguminose, cereali e frutti per sostituirle con i semi globali ibridi e OGM per un progetto di agricoltura geneticamente delegata alle multinazionali? Un tempo le sementi erano un'eredità e passavano di generazione in generazione: cosa lasceremo ai nostri figli da seminare, solo OGM e ibridi che non si possono riseminare?


Per riparare all'incubo futuro che si prospetta, Civiltà Contadina chiede
a tutti i suoi soci e a tutti gli utenti e visitatori del suo sito di leggere il testo introduttivo della nuova petizione on line e di firmare on line direttamente sul sito, o di far firmare il modulo che abbiamo preparato. Inizia così una campagna di pressione permanente per far approvare una serie di proposte credibili a difesa del patrimonio varietale italiano.

Se i semi potessero prendere in mano una penna o pigiare tasti l'avrebbero già fatto ... Fallo tu al posto loro.

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